Venerdì pomeriggio ho lavorato fianco a fianco con un’altra stylist per uno shooting del fotografo Massimo Bassani.
Caldo afoso, asfalto bollente, ventilatori anni ’50, abitini leggeri, collane pesanti, tacco 12 e valigie piene di make up.
Stare sul set di un servizio fotografico ti assorbe dalla testa ai piedi, il lavoro di team è appagante e rassicurante.
Il sole entra dalle finestre dello studio, ma la luce non è abbastanza.
Si accendono le luci da studio che illuminano la modella e rendono l’ambiente incandescente.
Il lavoro di stylist è divertente, ma impegnativo.
Spesso ci sono limiti dentro i quali dover restare, equilibri da mantenere.
Bisogna trovare l’armonia perfetta tra le idee del fotografo, la fisicità della modella, la location, infine bisogna accordarsi con la make up artist, così che il trucco risulti in perfetta intesa con il look scelto per la modella.
Per questo shooting abbiamo scelto per la modella quattro cambi d’abito, che fossero in sintonia con il suo corpo e con le idee di foto di Massimo Bassani e del suo giovane collaboratore, Andrea.
Le foto erano destinate ad un book fotografico della ragazza, e c’è una grande differenza tra un book e un servizio fotografico di moda qualsiasi (ad esempio per un magazine).
Ci sono alcune cose fondamentali da sapere per fare un buono styling, alcune regoline da seguire, proverò a sintetizzarvele:
1_Prestare sempre attenzione alla modella, non scegliere gli abiti solo in base al proprio gusto, ma cercare di fare scelte che valorizzino la bellezza del soggetto da fotografare
2_Scegliere abiti e accessori che siano in perfetta armonia con la location e se sono in contrasto, che lo siano volutamente
3_Pensare sempre che qualunque risultato si voglia ottenere, la cosa principale è cercare una raffinatezza ed un’eleganza di base (pensate alle foto di Terry Richardson, che per quanto sfrontate e provocatorie restano sempre equilibrate e sofisticate)
4_Assicurarsi che la modella (o modello) sia a suo agio con quello che indossa, altrimenti non verrà mai un buon risultato
5_Se state facendo lo styling per un book fotografico di un attore o attrice, ricordatevi sempre che bisogna mantenere una grande pulizia d’immagine e che l’abito non deve mai essere protagonista (il regista o produttore che andrà a sfogliare quel book deve vedere l’attore o attrice come una tela bianca da dipingere a seconda del ruolo da affidargli)
6_In caso di styling per un magazine le regole sono diverse. Di s0lito si parte da un’idea o da un immaginario e da lì si sviluppa il servizio, che ha in sé un che di narrativo, una piccola storia ad immagini. In tal caso quindi, la scelta degli abiti deve essere esattamente in linea con l’idea base del servizio fotografico e il range sarà meno vasto
7_In qualunque caso tenete sempre bene a mente che state cercando un’armonia, e cercate sempre di figurarvi nella mente quello che potrebbe essere il risultato finale
Come si diventa stylist non so dirvelo, posso solo dire che senza il buon gusto e una visione estetica del mondo, non sarà facile.
La prossima settimana ho in calendario uno shooting con una cara amica, ma questa volta oltre che dello styling, mi occuperò anche di scattare (non sono certo una fotografa, ma amo scattare in una maniera viscerale).
Ora torno ai miei film noir da studiare per l’esame di cinema nordamericano di venerdì prossimo.
Bonne dimanche à tous!
Thanks for reading,
with love.
Sara Ottavia C.